Sicurezza

Lo studio ha sempre dato il massimo livello di attenzione alla disinfezione per prevenire il rischio di infezioni crociate, ma a seguito dell’emergenza SARS-CoV-2 sono stati messe in atto ulteriori azioni aumentando ancora di più questo aspetto.

Gli strumenti utilizzati sono monouso oppure vengono sterilizzati in autoclave seguendo protocolli rigorosi, esattamente come avviene negli ospedali, e conservati in buste sigillate termicamente.

Ogni strumento viene immerso in un liquido sterilizzante a freddo. Al termine di questa prima fase, viene lavato, asciugato accuratamente, imbustato e sterilizzato a vapore in autoclave a 121 o 135° per il tempo determinato dal ciclo in automatico, minimo 45 minuti (autoclave di Classe B, attualmente la migliore in commercio, che sterilizza in maniera omogenea in ogni parte della camera).

Viene inoltre memorizzato un file di riferimento del ciclo, il quale riporta le varie temperature raggiunte nelle differenti fasi per essere certi dell’avvenuta sterilizzazione, che viene archiviato.

Periodicamente inoltre si eseguono test: ogni giorno prima di iniziare Vacum test e successivamente Helix test, per verificare il perfetto funzionamento dell’autoclave, ad ogni ciclo test chimici (strisce con indicatore colorato per verificare l’effettivo passaggio del vapore nelle buste), test batteriologici (spore) periodico.

Tutte le superfici dello studio vengono e lavate, asciugate e disinfettate dopo ogni paziente, per garantire l’eliminazione di ogni microrganismo, spora o tossina, anche le più resistenti e vengono protette mediante pellicole monouso.